Aneddoti del "Lapsutinna"
Eccomi qui ancora con voi! Ringrazio tutti quelli che scrivendomi si sono interessati al mio racconto e si sono anche divertiti. (Beati voi!!). In un certo senso mi rendo conto che per chi non vive tutti i giorni questa vita a contatto con il pubblico, leggere ciò che accade sembra quasi inverosimile e potrebbe anche far divertire, ma viverlo di persona è veramente stancante e per niente divertente ve lo assicuro. Sapere che vi ha divertito mi porta a raccontarvi veramente di tutto.
Parlando delle cose che accadono normalmente al Lapsutinna, nell'elenco, al primo posto voglio inserire " i maleducati ricorrenti"che:
1-arrivano, entrano nel locale, non salutano e se lo facciamo noi, non rispondono, e con il viso serio, magari parlando ancora con il suo accompagnatore, senza nè salutare, nè chiedere dove si possono accomodare, si dirigono al tavolo e si siedono. Anche se il cliente alla fine della cena dovrà pagare il conto e noi siamo lì per accoglierli a braccia aperte e farli sentire al loro agio, questo non significa che possono fare come vogliono pensando di entrare forse a casa loro. Entrano sempre a casa mia e io li accoglieròm ma dico, che ci vuole a salutare porca miseria, dare la mano, salutarsi anche se è per la prima volta e non ci si conosce. Molte volte siamo costretti a farli alzare perchè avendo all'interno del locale solo 12 tavoli di diversa lunghezza, precisamente da 2-4-6-persone, loro si siedono in quelli più grandi concedendo poco spazio alle altre persone. Basterebbe così poco! Salutare con un sorriso, chiedere dove accomodarsi e se possibile, quando il flusso dei clienti è più debole dargli il tavolo che più desiderano. Mi rendo conto, che la sala è assai piccola, infatti nel fine settimana è molto meglio prenotare, ma d'estate riusciamo ad accontentarli tutti avendo all'esterno un grande spazio con la tenda. Più grave considero le persone che entrando mi chiedono un tavolo per un certo numero di persone e una volta preparato uno di loro (c'è sempre un membro del gruppo che deve dire la sua, ve lo assicuro!) Indicando un'altro tavolo più "piccolo" mi dice di volere quello che certamente sarebbe andato meglio e sarebbero stati più comodi. Ecco, a questo punto sorge il problema...o nel mio volto si scorge la rabbia...o sto lì paziente a spiegare per altri 10 minuti a un cretino che il tavolo è più piccolo e non ci sarebbero entrati. L'ultima volta...al cretino non è bastata la spiegazione e alzando la voce mi ha detto:"ma come pretende che in 7 persone ci mettiamo lì se nell'altro tavolo a fianco, in 5 stanno così stretti??....Allora....visto che avevo molto da fare....che la sala era piena....che era l'unico tavolo disponibile....che era pure un gran maleducato antipatico...oltre al volto imbronciato gli ho risposto che quello era l'unico tavolo disponibile e che se non lo gradiva poteva anche andar via se lo credeva opportuno. Si è voltato dai suoi amici che lo seguivano e senza battere ciglio gli ha detto a voce alta:...."ma questa sta fuori!!!"....ma vi rendete conto? Io ho 50 anni e mi devo far riprendere e offendere da un individuo di 20 anni senza educazione. Io li lasciai lì senza rispondere e loro se ne andarono. E allora qui la maleducata sarei io!!
2- le persone che una volta terminato di mangiare, spostano il piatto unto su un'altro tavolo apparecchiato, ma non per una volta soltanto, nell'arco di tutta la cena!!! Terribile, veramente terribile!!! Basterebbe chiamare la cameriera se non fosse sufficente tutte le volte che passa al tavolo.
3- i clienti che invece ti chiamano venti volte, credendo di stare chissà dove e di esserci solo loro nel locale?? Di questi che ne pensate?....Ti chiamano...vai al tavolo e ti chiedono ad esempio un cestino di pane...lo porti e ti chiedono una birra...la porti e ti chiedono un tovagliolo e così per più volte in tutta la durata della cena, stancanti, veramente stancanti.
4-I clinti che quando piove, pur essendoci il portaombrelli vicino all'entrata, entrano con l'ombrello aperto, gocciolona ovunque e se lo portano con loro sistemandolo tutto bagnato accanto a loro sul cuscino dove si siedono. Noi ci guardiamo e gentilmente gli proponiamo o meglio gli indichiamo che hanno inventato un recipiente che si chiama "portaombrelli" che in un posto pubblico di solito e dislocato all'entrata, per evitare che in quel posto si crei la "marana" !! Calcolate che alcuni arrivano senza ombrello e si scrollano l'acqua da dosso dentro il locale invece di farlo fuori e invece di togliersi l'indumento completamente bagnato e porlo sull'appendiabiti, se lo tolgono al tavolo, bagnando le tovagliette , inzuppandole tutte come se fossero state all'aperto. Mio Dio, ma a casa loro fanno così? Avreste voglia di tirargli il collo....ma lasciamo correre...come si fà a dirglielo, impossibile!!!
5-I patiti dell'elettronica? Quelli che non smettono neanche un momento di stare al cellulare? Quelli che quando arrivano ti chiamano subito perchè dicono che sono pronti e poi parlano al telefono, ti fanno ascoltare la telefonata non curanti che a te non interessa nulla, costringendovi ad ascoltarla, scelgono sul menù, ti chiedono le cose, parlano al telefono,bevono acqua che hanno chiesto all'atto di mettere piede sull'uscio del locale! In poche parole stai mezzora al tavolo e alla fine vai via che ti hanno ordinato un hamburger e patatine e poi ti chiamerà altre 18 volte.
Lo capisco che tutto questo è molto divertente per voi tutti, me ne rendo conto quando racconto in cucina ciò che succede in sala. Fanno tutti così, anche i miei amici che hanno locali a Roma e fuori Roma si sfogano tutti in cucina. Un mio amico Marco, ha un cameriere bravissimo, lo adora come io adoro la mia Ivana, poi vi racconterò di lei, ma questo si sfoga in in cucina rompendo piatti: ne prende uno e lo lancia addosso al muro tirando giù un sacco di parolacce in dialetto barese. Lui è arrabbiatissimo e tutti gli altri ridono a crepapelle!!
Questo capitolo penso prorpio che sarà lunghissimo e vi farà divertire tantissimo!! .....Continua
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